Prendersi cura degli anziani affetti da osteoporosi
L’osteoporosi è una patologia ossea che si manifesta con la diminuzione della densità minerale delle ossa e il deterioramento della microstruttura del tessuto osseo in tutto l’apparato scheletrico.
È una malattia diffusa soprattutto tra la popolazione di razza bianca e riguarda più le donne che gli uomini.
Studi recenti stimano che in Italia quasi 5 milioni di persone abbiano l’osteoporosi, in maggioranza donne in menopausa: una su tre dopo i 55 anni e quasi una su due dopo i 74 anni (dati ISTAT 2020).
L’osteoporosi è quindi una patologia per lo più femminile e senile, sebbene in casi rari possa colpire anche i giovani nella forma di osteoporosi precoce.
L’insorgenza della malattia indebolisce le ossa aumentando il rischio che si verifichino fratture a seguito di traumi anche minimi.
È questo il pericolo maggiore per chi soffre di osteoporosi, una malattia che è cronica e degenerativa caratterizzata dalla progressiva riduzione della massa ossea (osteoporosi significa letteralmente “ossa porose”) con conseguente diminuzione della resistenza al carico meccanico e ai traumi involontari.
TEMI
Conseguenze dell’osteoporosi: le fratture
Rimedi per l’osteoporosi: cura, trattamenti e terapie
Assistenza domiciliare per anziani affetti da osteoporosi
Cause dell’osteoporosi
L’osteoporosi è una malattia prevalentemente femminile e senile perché i cambiamenti ormonali provocati dalla menopausa (decadimento dei livelli di estrogeni) producono una riduzione nella densità delle ossa.
La predisposizione genetica gioca un ruolo primario nel determinare l’insorgenza della patologia, ma ci sono altri FATTORI DI RISCHIO da considerare e monitorare:
- patologie infiammatorie come l’artrite reumatoide;
- carenza di vitamina D o alterazioni nel metabolismo della vitamina D;
- iperparatiroidismo, ipertiroidismo e ipogonadismo;
- disordini delle ghiandole surrenali;
- diabete;
- isterectomia e asportazione delle ovaie;
- amenorrea da eccessiva restrizione alimentare o anoressia;
- uso prolungato di farmaci steroidei;
- alcuni farmaci utilizzati contro il cancro;
- alcuni farmaci cortisonici.
Altre importanti cause di osteoporosi riguardano lo stile di vita e le abitudini sbagliate:
- sedentarietà e scarsa attività fisica;
- alimentazione povera di calcio e fosfati;
- diete con eccessiva ingestione di proteine e sale;
- abuso di alcool e caffeina;
- tabagismo.
Sintomi dell’osteoporosi
L’osteoporosi si sviluppa lentamente e si aggrava progressivamente nel corso degli anni.
Questa patologia non segnala la sua comparsa con sintomi evidenti, perciò viene spesso diagnosticata solo con gli esami di accertamento eseguiti dopo fratture causate da cadute o colpi subiti.
In assenza di sintomi conclamati, una DIAGNOSI TEMPESTIVA è l’unico modo per ridurre il rischio di fratture e le complicanze che queste comportano.
Le LESIONI più frequenti che si verificano in presenza di osteoporosi sono:
- frattura del polso;
- frattura del femore/anca;
- frattura delle vertebre.
Negli anziani le fratture possono trasformarsi in un evento traumatico da cui non si recupera più l’autonomia precedente, con conseguenze molto negative anche a livello psicologico. Per questa ragione vanno prevenute in tutti i modi possibili.
Tipi di osteoporosi
Schematicamente possiamo distinguere le forme di osteoporosi in:
- primaria:
- tipo I, comune tra le donne in menopausa;
- tipo II, osteoporosi senile tipica degli anziani oltre i 70 anni di età;
- secondaria o di tipo III, provocata dall’uso di alcuni farmaci o da altre patologie (endocrine, renali, pneumologiche, ematologiche, della digestione);
- idiopatica, forma rara e di origine sconosciuta che insorge precocemente in età giovanile o adulta.
Conseguenze dell’osteoporosi: le fratture
Le fratture da osteoporosi sono le conseguenze e i sintomi della malattia. Si verificano soprattutto in età avanzata quando le cadute producono serie lesioni allo scheletro osseo infragilito dalla malattia e poco protetto dal ridotto tono muscolare.
La FRATTURA PIÙ COMUNE è quella a carico del collo del FEMORE, ma è tutto il ginocchio che patisce la perdita di densità ossea, con un’alta incidenza di fratture anche a livello di tibia, perone e rotula.
La probabilità che le fratture da caduta provochino la disabilità motoria o la morte degli anziani sono più alte di quanto si pensi. Solo il 30-40% dei soggetti torna alle condizioni che precedono l’incidente.
Dopo una FRATTURA AL POLSO, che è molto frequente tra le donne che soffrono di osteoporosi (e che spesso si produce a seguito di una caduta a braccio teso) non sempre si raggiunge il completo recupero funzionale e, anche in questo caso, l’autonomia del soggetto ne risente.
Le FRATTURE VERTEBRALI sono l’altra grande categoria di lesioni favorite dall’osteoporosi. Interessano specialmente la zona dorsale e lombare causando una serie di conseguenze nefaste tra cui:
- la deformità scheletrica (la schiena tende a incurvarsi);
- i problemi respiratori;
- l’immobilità;
- i disturbi neurologici legati all’interessamento del midollo spinale e delle radici nervose del canale vertebrale.
Un’ulteriore conseguenza negativa dell’osteoporosi risiede nel fatto che, indebolendo le ossa, aumenta i rischi di frattura in caso di intervento chirurgico protesico al femore, all’anca o al ginocchio. Infatti, l’osso osteoporotico è meno capace di sostenere una protesi e più soggetto a lesioni rispetto a un osso sano.
Prevenzione dell’osteoporosi
L’osteoporosi ha una componente genetica che non può essere prevenuta né aggirata, ma può essere arginata agendo sui fattori che la favoriscono o la inibiscono.
Una serie di PRECAUZIONI per mantenere le ossa in salute possono ritardare l’insorgenza della malattia e rallentarne l’evoluzione:
- un regolare esercizio fisico;
- seguire una dieta varia ed equilibrata;
- diminuire il consumo di alcool;
- assumere un’adeguata quantità di calcio e vitamina D (per quest’ultima è utile anche esporsi ai raggi solari);
- smettere di fumare;
- evitare l’eccesiva magrezza, il sovrappeso e l’obesità;
- ridurre il consumo di sale (che aumenta l’eliminazione del calcio tramite urina).
Precauzioni a parte, quando c’è un sospetto di osteoporosi il medico prescrive degli ACCERTAMENTI.
La densitometria o mineralometria ossea computerizzata (MOC) misura la densità di massa e il contenuto minerale delle ossa fornendo le informazioni per una valutazione obiettiva dello stato di salute dell’apparato scheletrico.
Quando gli esami radiologici rilevano una carenza di sali di calcio e conducono a una diagnosi di osteopenia o osteoporosi, si può solo prenderne atto e prescrivere dei trattamenti contenitivi.
Rimedi per l’osteoporosi: cura, trattamenti e terapie
Dall’osteoporosi non si può guarire, ma la patologia può essere curata con dei trattamenti e delle terapie che servono sia a rallentarne lo sviluppo che a contrastarne gli effetti.
I principali RIMEDI da prendere in considerazione sono:
- assunzione di calcio e vitamina D;
- assunzione di farmaci per rafforzare le ossa;
- esercizi di forza (possibilmente con sovraccarichi);
- prevenzione delle fratture.
L’assunzione dei nutrienti e dei minerali utili a rinforzare le ossa va condotta con la supervisione medica attraverso la dieta alimentare, gli integratori e i farmaci.
L’allenamento fisico è altrettanto importante perché:
- stimola l’organismo a una maggiore mineralizzazione ossea;
- rafforza la muscolatura, consolidando ossa e articolazioni;
- migliora l’equilibrio e le abilità motorie, riducendo il rischio di cadute e fratture.
La PREVENZIONE è dunque il miglior rimedio per l’osteoporosi e consiste essenzialmente nel prevenire le fratture ossee.
A tal fine è necessario agire anche sui fattori ambientali, in particolare quelli che accrescono il rischio di cadute:
- scale troppo ripide e scalini che ostacolano la deambulazione;
- illuminazione inadeguata;
- pavimenti scivolosi e sdruccevoli;
- scarpe scomode o con suole che fanno poca presa;
- oggetti e tappeti disseminati per casa.
Gran parte delle cadute e degli incidenti che riguardano gli anziani avvengono in casa, perciò la rimozione dei fattori di rischio domestici può considerarsi come uno dei più importanti rimedi preventivi per contrastare l’osteporosi.
Assistenza domiciliare per anziani affetti da osteoporosi
L’indebolimento delle ossa causato dall’osteoporosi può essere rallentato ma non arrestato.
Con il passare degli anni i sintomi si aggravano creando condizioni di rischio tanto maggiori quanto maggiore è l’età dell’anziano affetto da questa patologia.
La situazione è particolarmente pericolosa quando l’osteoporosi si accompagna ad altre patologie o a livelli limitati di autonomia motoria.
Il quadro può essere ulteriormente complicato da infermità che riducono le capacità cognitive dell’anziano, come la demenza senile, l’Alzheimer o il Parkinson.
Al centro di ogni efficace lavoro di contrasto all’osteoporosi ci deve sempre essere la difesa dell’autonomia e dell’indipendenza dell’anziano, cha va aiutato in modo da prevenire le fratture ossee, preservare le abilità residue e mantenere una buona qualità di vita.
Assistenza Famiglia ha una lunga esperienza di sostegno agli anziani con problemi di osteoporosi e limitata autonomia motoria.
I nostri assistenti domiciliari hanno competenze adeguate alla gestione di questi casi e conoscono la delicatezza richiesta per lavorare in casa d’altri.
Operiamo a Torino e nel circondario intervenendo sia in ospedale che a domicilio. Offriamo un servizio flessibile e regolato sui bisogni della famiglia.
Per informazioni più dettagliate non esitate a contattarci.