Non chiamateli anziani: over 65 generazione social e tecnologica

Non chiamateli anziani: over 65 generazione social e tecnologica

Nell’immaginario collettivo gli over 65 sono quelli che già hanno vissuto la maggior parte della loro vita e che non sempre possono avere ancora un ruolo attivo nella nostra società. Ma questa immagine corrisponde ancora alla realtà?

A quanto pare la risposta è NO.

Ad oggi, secono l’ISTAT, gli over 65 sono il 22,6% della popolazione ma sono decisamente cambiati rispetto ai loro coetanei di vent’anni fa.

La ricerca

La conferma emerge dalla ricerca commissionata da BNP Paribas Cardif e volta ad analizzare, prendendo a campione 700 senior tra i 65-85 anni, lo stile di vita e le abitudini nel terzo millennio. Chi pensa che la tecnologia non faccia parte della loro vita dovrà ricredersi: amano la tecnologia e la utilizzano. La ricerca infatti è stata completamente condotta on-line tramite l’utilizzo di smartphone, tablet e pc, sfatando così questo luogo comune. La stessa ricerca fa emergere che non rinunciano nemmeno ad attività che li rendono felici come viaggiare, prendersi cura di sé, praticare attività ludiche, sportive e culturali.

Anziani Sempre più digitali

Oltre quattro su dieci dichiarano di amare la tecnologia. Il 62% degli intervistati infatti dichiara di utilizzarli in modo autonomo e il 57,1% apprezza l’arrivo dei social network perchè li fa sentire meno isolati. Grazie agli odierni device più semplici e intuitivi gli over 65 sono disposti a mettersi in gioco e imparare. A questo proposito consigliamo una serie di videolezioni dedicate agli anziani per apprendere a usare i dispositivi tecnologici più comuni.

Le paure degli anziani

Qualche paura però non è cambiata e non si è modernizzata. Ai primi posti troviamo la paura di cadere in casa, l’insorgere degli acciacchi, la salute, i furti e le aggressioni. Altro dato rilevante è che ancora il 36,7% afferma di vivere sempre più in solitudine.

La nostra agenzia Assistenza Famiglia di Torino lavora da più di 20 anni nel campo dell’assistenza domiciliare e ospedaliera, il nostro primo obbiettivo è far sentire i nostri cari assistiti accolti e considerati come fossero in famiglia.

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