La solitudine – dalla poesia alla realtà
Oggi volevamo iniziare il nostro articolo citando una poesia molto bella di Pierpaolo Pasolini, intitolata “Senza di Te Tornavo”.
Senza di te tornavo, come ebbro, non più capace d’esser solo, a sera quando le stanche nuvole dileguano nel buio incerto. Mille volte son stato così solo dacché son vivo, e mille uguali sere m’hanno oscurato agli occhi l’erba, i monti le campagne, le nuvole. Solo nel giorno, e poi dentro il silenzio della fatale sera. Ed ora, ebbro, torno senza di te, e al mio fianco c’è solo l’ombra. E mi sarai lontano mille volte, e poi, per sempre. Io non so frenare quest’angoscia che monta dentro al seno; essere solo.
Una poesia davvero molto bella e come tale fa riflettere. Spesso le poesie migliori scaturiscono da un senso di angoscia, da una sofferenza interna, che permette di scrivere parole che toccano il cuore. Ma non funzionerebbero se il sentimento che stiamo descrivendo non è reale, se non ci ha toccato davvero dentro in qualche modo.
E se ci pensiamo, la solitudine è proprio qualcosa che lascia un vuoto interno… come dice il poeta, un’angoscia che monta dentro al seno. Pensate che sia una cosa comune? Un sentimento davvero così forte che provoca sofferenza? Purtroppo la realtà dei fatti è che spesso le persone provocano questo senso di solitudine, ed è vero in modo ancora più accentuato se parliamo di persone anziane.
Le persone che sono arrivate a una certa età, forse hanno già perso molte persone care e magari sono impossibilitate a svolgere i compiti che per un giovane sono “normali”. Nella vecchiaia, inoltre, il rischio di isolamento sociale cresce e, di conseguenza, il senso di solitudine aumenta. Un fenomeno che con l’epidemia di Covid-19 si è trasformato in una emergenza nell’emergenza.
E tutto questo tende, solitamente, a peggiorare nei periodi di festività. Perchè?
Pensiamo al fatto, che tutti, nei pochi periodi che siamo liberi dal lavoro vogliamo evadere un pochino… magari passare qualche giorno lontani da casa, a rilassarci e a goderci le vacanze. Quindi partiamo, lasciando soli i nostri vecchi, che magari vorrebbero e avrebbero bisogno di compagnia durante le feste.
Non dobbiamo più partire? Non dovremmo più concederci una vacanza? No di certo.
Ogni persona ha bisogno di riposo e di tempo per ricaricare le batterie dopo un hanno di lavoro intenso.
Ecco perchè il centro Assistenza Famiglia di Torino offre il servizio badanti a domicilio con tariffa oraria anche per brevi periodi come quelli delle vacanze. Tutti i nostri operatori tengono molto all’aspetto umano del lavoro e saranno lieti di cancellare un pochino di solitudine dal volto dei vostri cari.