Depressione post vacanze estive, ovvero la tristezza da rientro ferie
La “sindrome post-vacanza”, chiamata anche “depressione post-vacanza” o, in inglese, “post-vacation blues”, si riferisce a un insieme di sintomi negativi che una persona può sperimentare dopo essere tornata dalle vacanze e aver ripreso la routine quotidiana, che può includere lavoro, studio o altre responsabilità.
Questi SINTOMI possono manifestarsi a livello fisico, emotivo e mentale; i più comuni includono:
- Stanchezza o affaticamento: nonostante abbia avuto un periodo di riposo durante le vacanza, una persona potrebbe sentirsi stremata o estremamente stanca una volta tornata;
- Irritabilità: un maggiore livello di irritabilità o una tolleranza ridotta alle piccole sfide quotidiane;
- Mancanza di motivazione: una resistenza o riluttanza nel riprendere le attività quotidiane;
- Sensazione di tristezza o malinconia: causata dal confronto tra il piacere della vacanza e la routine quotidiana;
- Difficoltà di concentrazione: difficoltà a concentrarsi sul lavoro o sugli studi, come se il cervello si rifiutasse di ritornare a occuparsi delle cose di sempre;
- Disturbi del sonno: insonnia o sonnolenza eccessiva, enorme fatica ad alzarsi dal letto al mattino.
Superare la depressione post vacanze estive richiede una combinazione di accettazione, pianificazione e strategie attive per aiutare la mente e il corpo a riadattarsi alla routine quotidiana.
Di seguito, alcune idee che possono aiutare:
- Periodo di transizione: piuttosto che tornare al lavoro immediatamente dopo la fine delle vacanze, è utile pianificare alcuni giorni di “zona cuscinetto”. Questi giorni possono essere utilizzati per riorganizzare, recuperare dal jet lag (se si è viaggiato in un altro fuso orario) o semplicemente per rilassarsi;
- Ricreare la routine: ritornare gradualmente alle abitudini quotidiane può facilitare la transizione. Ad esempio, rispettare gli orari dei pasti e andare a letto alla solita ora può aiutare a stabilizzare il corpo e la mente;
- Pianifica le prossime vacanze: anche solo iniziare a pensare alla prossima vacanza o a programmare una piccola gita fuori porta, riaccende la motivazione, riducendo la sensazione di tristezza;
- Esercizio fisico: l’attività fisica aiuta a rilasciare endorfine, che sono neurotrasmettitori legati al benessere e al buon umore. Fare una breve passeggiata, una corsa o qualsiasi altra attività fisica aiuta a combattere i sintomi depressivi;
- Pianifica attività piacevoli: durante la prima settimana dopo il ritorno dalle vacanze, è importante svolgere attività piacevoli come incontrare amici, andare al cinema o leggere un libro;
- Ricordare i bei momenti: anziché concentrarsi sulla tristezza del ritorno, è utile rivivere i momenti felici della vacanza guardando le foto e condividendo aneddoti con gli altri;
- Meditazione: pratiche come la meditazione possono aiutare a gestire lo stress, la tristezza e l’ansia, riconciliandosi con il tempo presente;
- Ristabilire una dieta equilibrata: se hai mangiato in modo diverso durante le vacanze, tornare a una dieta equilibrata può aiutare a regolare lo stato d’animo;
- Evitare la sovrastimolazione digitale: limita l’uso eccessivo di smartphone, computer e televisione. Questo può aiutarti a dormire meglio e a riadattarti alla routine.
La sindrome post-vacanza è un fenomeno temporaneo; è normale che le persone si sentano un po’ abbattute dovendo abbandonare un periodo di riposo o divertimento, ad ogni modo con il passare dei giorni e la giusta gestione, la maggior parte delle persone ritrova il suo equilibrio e si riadatta alla vita quotidiana.
Ma se questi sintomi persistono o interferiscono significativamente con la capacità di funzionare nella vita quotidiana, potrebbe essere utile rivolgersi al proprio medico o a un professionista della salute mentale per avviare un percorso di superamento del disagio psichico.
La depressione da rientro ferie e gli anziani che non vanno in ferie
La tristezza sperimentata al ritorno dalle vacanze non può farci dimenticare che molti genitori anziani ad agosto restano a casa vivendo un maggior senso di abbandono e isolamento rispetto ad altri periodi dell’anno.
La solitudine negli anziani è un problema serio e molto diffuso in Italia, e diviene particolarmente acuto durante periodi come le ferie estive quando i familiari e gli amici sono lontani.
Gli anziani sono particolarmente vulnerabili alla solitudine e all’isolamento sociale a causa di vari fattori, tra cui:
- la perdita di persone care, specialmente del coniuge;
- problemi di mobilità o salute che li rendono meno autonomi e in grado di socializzare;
- una rete sociale ridotta a causa della pensione o di altri cambiamenti intercorsi in vecchiaia.
Questi aspetti negativi si amplificano durante le vacanze estive, specialmente in paesi come l’Italia dove agosto è tradizionalmente un mese di ferie e molte persone vanno in località turistiche lontane da casa o addirittura all’estero.
Di conseguenza, molti genitori anziani restano soli in città, vivendo una condizione di solitudine e sofferenza psicologica che spesso non viene manifestata.
La solitudine non è solo un problema emotivo, ha anche gravi implicazioni per la salute fisica. È stato dimostrato che la solitudine cronica può:
- aumentare il rischio di malattie cardiache, ictus e altri problemi di salute;
- ridurre la funzione immunitaria;
- aumentare il rischio di depressione e ansia;
- diminuire la qualità e la quantità del sonno.
È chiaro quindi che bisogna mettere il proprio patimento post vacanze in prospettiva e superarlo anche pensando a chi non ha avuto il privilegio di andare in ferie.
Visitare spesso i propri genitori anziani al rientro dalle ferie è un modo per fargli sentire che non ci si è dimenticati di loro e che ci sono mancati. È un altro modo per tornare alla realtà facendo leva sui propri affetti e sul proprio senso di responsabilità.
Come prevenire la solitudine degli anziani durante le prossime ferie
Indubbiamente il modo migliore è quello di incoraggiare i genitori anziani a partecipare a viaggi o soggiorni in famiglia, unendosi ai figli in vacanza o visitando parenti che vivono in altre città.
Se questa soluzione non è fattibile, alcuni RIMEDI possono aiutare ad affrontare la solitudine degli anziani in periodo di ferie:
- Programmi di vicinato: in alcune comunità, ci sono programmi in cui i volontari visitano regolarmente gli anziani, soprattutto durante periodi in cui potrebbero sentirsi più soli;
- Centri per anziani: anche se molte attività possono essere in pausa durante le periodo estivo, alcune strutture potrebbero offrire programmi o attività speciali in agosto;
- Tecnologia: se gli anziani sono a proprio agio con la tecnologia, le videochiamate possono essere un ottimo modo per rimanere in contatto con familiari e amici;
- Programmi di residenza temporanea: alcune strutture offrono soggiorni temporanei, permettendo agli anziani di cambiare ambiente e socializzare;
- Evitare di partire tutti insieme: laddove possibile, figli e parenti potrebbero organizzarsi in modo che qualcuno resti in città, distribuendo le partenze in modo intelligente;
- Riconoscimento e supporto: è essenziale riconoscere il problema della solitudine e far sentire la propria vicinanza anche se si è lontani, con chiamate e messaggi. Sapere che qualcuno si preoccupa può fare una grande differenza.
Bastano pochi gesti, a volte, per mitigare il problema della solitudine degli anziani e apportare sollievo psicologico ai propri cari.
Infine, esistono molti casi di anziani che non hanno bisogno solo di compagnia, ma anche di assistenza personale nella gestione della quotidianità.
Un assistente domiciliare, contrattato per un breve periodo o con continuità in determinati giorni e orari, può essere una soluzione pratica di grande beneficio per gli anziani e i loro familiari.
Assistenza Famiglia fornisce questo servizio a Torino e nell’immediato circondario con serietà e puntualità, adattandosi alle esigenze caso per caso.
Per ulteriori informazioni non esitate a contattarci.