Cosa fare per aiutare gli anziani soli
La solitudine degli anziani rappresenta una delle sfide sociali più complesse del nostro tempo, particolarmente per coloro che, pur rimanendo autosufficienti, si trovano a fronteggiare una graduale riduzione delle relazioni sociali.
La mancanza di interazioni regolari e significative con altre persone può alimentare stati di ansia, depressione e senso di inutilità, accentuando la percezione di un distacco dal tessuto sociale.
Questo fenomeno emerge spesso come conseguenza di diversi fattori:
- pensionamento;
- perdita di amici o del partner;
- allontanamento dei figli o dei familiari per motivi lavorativi;
- difficoltà motorie che riducono la mobilità e le opportunità di svago;
- una combinazione di questi aspetti.
In concomitanza di queste situazioni dolorose, molti anziani cominciano a sentire la necessità di un supporto nella gestione di alcune attività quotidiane, come la spesa, le visite mediche o la manutenzione della casa.
Di conseguenza, cresce in loro un sentimento di vulnerabilità e isolamento.
Nonostante conservi una buona autonomia fisica e mentale, la combinazione tra solitudine e lievi difficoltà pratiche ha ripercussioni significative sulla qualità della vita e sul benessere psicologico dell’anziano.
A questo punto la melanconia e la tristezza tendono ad accentuarsi fino a costituire un campanello d’allarme per l’insorgenza di problemi più seri.
È importante quindi agire per tempo per evitare che il problema si aggravi conducendo a una depressione vera e propria.
Depressione negli anziani
Cause
I motivi che possono causare la depressione senile sono molteplici, alcuni sono molto comuni:
- eventi stressanti, come la morte del partner o di altre persone care, il pensionamento e la malattia;
- isolamento sociale, per mancanza di relazioni sociali importanti o impedimenti fisico-motori;
- disagio psicologico, dovuto a sensazione di abbandono, bassa autostima, senso di colpa o preoccupazioni legate alla fine della vita;
- feste natalizie e ricorrenze, soprattutto se vissute da soli, possono generare forti ondate di tristezza e malinconia;
- fattori biologici o genetici.
Per questi ultimi è raccomandabile l’intervento medico e il ricorso a psicofarmaci, mentre alle cause socio-psicologiche si risponde con misure pratiche o, eventualmente, con la terapia psicologica.
Sintomi
La depressione negli anziani può manifestarsi con sintomi diversi rispetto alle persone più giovani e talvolta può essere sottovalutata o confusa con i normali cambiamenti legati all’età.
I sintomi che dovrebbero allertare sono:
- emotivi: tristezza persistente, ansia elevata, preoccupazioni eccessive, irritabilità e apatia;
- cognitivi: difficoltà di concentrazione e memoria, indecisione accentuata, difficoltà a pianificare;
- fisici: stanchezza cronica, perdita di energia, disturbi del sonno, cambiamenti nell’appetito, dolori fisici senza causa evidente;
- comportamentali: riduzione degli interessi e dell’entusiasmo, atteggiamenti rinunciatari e di ritiro dalle attività sociali, diminuzione della cura personale.
Conseguenze
Se non trattata o affrontata tempestivamente, la depressione negli anziani può avere gravi conseguenze sia sulla salute mentale che fisica:
- indebolimento delle difese immunitarie e aumento della vulnerabilità alle infezioni;
- accelerazione del decadimento fisico e cognitivo;
- maggior rischio di sviluppare demenza senile;
- maggiori probabilità di sviluppare patologie croniche e malattie cardiovascolari;
- aumento del rischio di mortalità e suicidio.
Come aiutare gli anziani tristi e soli in casa?
Figli, parenti e amici possono fare molto per aiutare gli anziani soli a superare la solitudine e la tristezza, o perlomeno a mitigarle.
Ci sono molte INIZIATIVE CONCRETE che possono fare la differenza.
Mantenere un contatto regolare
Visite più frequenti, anche brevi, hanno un formidabile effetto positivo sulle persone che ci vogliono bene.
Telefonate più frequenti per trasmettere affetto e interesse, anche se si vive lontano.
Messaggi e videochiamate per condividere pensieri ed emozioni e accorciare le distanze.
Coinvolgerli in attività familiari
Passare tempo di qualità insieme, organizzando passeggiate, pranzi, cene, shopping insieme, semplici chiacchierate.
Condividere hobby, come il giardinaggio, la cucina, l’artigianato, il cucito, la pesca o la danza.
Invitarli a eventi familiari, come compleanni, ricorrenze, semplici serate in compagnia.
Ascoltarli e mostrare empatia
Ascolto attivo: prestare attenzione ai loro racconti e preoccupazioni, senza minimizzare i sentimenti che esprimono;
Mostrare pazienza e comprensione riconoscendo come legittimi i loro sentimenti e le loro emozioni.
Compagnia di un animale domestico
Il cane è indiscutibilmente una presenza calorosa e protettiva.
Il gatto è meno impegnativo ma affettuoso, una presenza che anima l’ambiente domestico.
Dimostrare affetto e riconoscenza
Piccoli gesti quotidiani come un abbraccio o una parola gentile possono avere un grande impatto.
Riconoscere il loro ruolo e l’importanza che hanno nella nostra vita.
Aiuto in casa
Supporto pratico, offrendo aiuto con la spesa, le visite mediche, le bollette o altre mansioni che possono essere faticose.
Modifiche in casa, per rendere gli spazi più accoglienti o per rinnovarli vivacizzando l’ambiente.
Stimolare la socialità
Favorire le amicizie, stimolandoli a incontrare i vicini e gli amici di vecchia data.
Invogliarli a uscire per partecipare a corsi o attività comunitarie, accompagnandoli se non si sentono sicuri ad andare da soli.
Coinvolgerli nei propri interessi culturali proponendo attività che piacciono anche a loro, come cinema, teatro, musei, mercatini dell’antiquariato, ecc.
Coinvolgerli in attività ludiche e ricreative
Giochi da tavolo, come memory, taboo, il gioco dell’oca, ecc.
Una partita a carte a briscola, scopa, uno, ramino, pinnacola, ecc.
Giochi d’intelligenza, come scacchi, dama o go.
Giochi enigmistici, come rebus, sudoku e cruciverba.
Classici passatempo, come i puzzle, la battaglia navale, forza quattro.
Giochi di parole, come scarabeo o paroliere.
Aiutarli a rimanere attivi
Promuovere l’attività fisica facendo passeggiate insieme o incoraggiarli a partecipare a lezioni di ginnastica dolce o yoga.
Supportare la loro indipendenza incoraggiandoli a svolgere le attività che riescono a fare autonomamente, lodando i loro sforzi.
Incoraggiare l’uso della tecnologia
Insegnargli a usare gli strumenti digitali come lo smartphone, il tablet o il computer per facilitare i contatti, informarsi o imparare.
Organizzare videochiamate con altri familiari o amici lontani.
Vacanze per anziani soli
Viaggi di gruppo organizzati da agenzie specializzate verso destinazioni nazionali o estere.
Fine settimana di gruppo fuori città per visitare altre località o passare un paio di giorni in montagna o al mare.
Stimolare il loro senso di utilità
Chiedere il loro aiuto o dei consigli, coinvolgerli in piccoli compiti come cucinare insieme, prendersi cura delle piante, opere di riparazione di cose e oggetti.
Valorizzare il loro contributo facendo sentire che la loro esperienza e il loro sapere sono apprezzati.
L’opzione dell’assistenza privata per anziani soli
Quando gli anziani mostrano i primi segni di difficoltà (tristezza, senso di solitudine, perdita di autonomia, ecc.) anche l’assistenza domiciliare privata può costituire un supporto efficace.
La figura della badante o dell’assistente domiciliare combina il supporto pratico alla compagnia, garantendo agli anziani un aiuto che migliora concretamente la loro qualità di vita.
Gli anziani autosufficienti o parzialmente autonomi non hanno bisogno di una badante convivente o una presenza giornaliera, ma di un SUPPORTO PIÙ LIMITATO E PUNTUALE per svolgere alcune mansioni come la pulizia della casa, cucinare, la spesa, il giardinaggio e altri lavoretti faticosi.
In questi casi, un assistente domiciliare può intervenire secondo le necessità programmando l’intervento di volta in volta per dare una mano all’anziano.
L’assistenza di una persona qualificata produce vari BENEFICI AGGIUNTIVI:
- offre all’anziano una figura di riferimento con cui parlare e trascorrere il tempo, riducendo il senso di solitudine;
- instaura una relazione che può diventare significativa, favorendo un legame di fiducia e affetto;
- incoraggia l’anziano a rimanere attivo e svolgere le attività che sono ancora alla sua portata;
- vigila sulla sua salute e riduce il rischio di incidenti domestici;
- avverte prontamente la famiglia in caso di emergenze;
- agisce come presenza rassicurante per l’anziano e la sua famiglia.
Assistenza Famiglia svolge tutte queste attività da molti anni con personale competente ed esperto, abituato a entrare con discrezione e sensibilità nelle case degli anziani.
A Torino e cintura supportiamo gli anziani e le loro famiglie con l’obiettivo di migliorare la loro vita e superare i momenti di difficoltà.
Gli orari e i compiti dei nostri assistenti familiari possono essere adattati alle esigenze specifiche dell’anziano, che può scegliere tra assistenza continuativa, part-time o occasionale, di giorno o di notte.
In caso di necessità contattateci per verificare le disponibilità e ottenere informazioni sulle tariffe.