Assistenza infermieristica per anziani diabetici: a domicilio e in ospedale
Il diabete è una malattia provocata da un incremento anomalo dei livelli di glucosio nel sangue (glicemia alta).
Si verifica quando l’organismo, attraverso il pancreas, produce insulina in quantità insufficiente a regolare la glicemia o inefficace per l’insulino resistenza sviluppata dalle cellule dell’organismo.
Le principali varietà di diabete sono:
- diabete mellito di tipo 1 (insulino-dipendente);
- diabete mellito di tipo 2 (non-insulino-dipendente);
- diabete gestazionale (sviluppato in gravidanza);
- diabete monogenico (MODY, causato dalla mutazione ereditaria di un singolo gene);
- diabete secondario (come conseguenza di un’altra patologia).
Il diabete di tipo 2 è di gran lunga la forma di diabete più frequente, soprattutto tra gli anziani: l’insulina viene prodotta in quantità quasi normale, ma risulta poco efficace sulle cellule (insulino resistenza).
I principali sintomi del diabete di tipo 2 sono:
- poliuria (frequente bisogno di urinare anche nelle ore notturne)
- polidipsia (aumento della sete)
- visione offuscata
- sensazione di stanchezza
- lenta guarigione delle ferite
Il secondo tipo di diabete più diffuso è il mellito di tipo 1, che si configura come malattia autoimmune essendo causato da un’insufficiente produzione di insulina e conseguente distruzione delle cellule β.
I principali sintomi del diabete di tipo 1 sono:
- poliuria (aumento della diuresi anche di notte)
- polidipsia (aumento della sete)
- polifagia (aumento dell’appetito) accompagnato da calo del peso
- affaticamento e malessere
- dolori addominali
- vista offuscata
Oggi in Italia sono circa 5 milioni (il 5-6% della popolazione) le persone affette da diabete, una patologia che provoca oltre 70 decessi al giorno con alti costi da sopportare per il Servizio Sanitario Nazionale (SSN).
Gli anziani sono la categoria di persone piú colpita, questo vuol dire che il trend d’invecchiamento della popolazione italiana porta con sè un aumento della prevalenza di questa malattia.
Perciò nei prossimi anni sarà importante approntare adeguati sistemi di assistenza alle famiglie con diabetici da accudire.
Il diabete negli anziani
Tra gli anziani la percentuale di diabetici cresce al 13% circa per la fascia di popolazione tra i 65 e i 75 anni, superando il 20% tra gli over 75.
In generale, il 30% delle persone con più di 65 anni presenta un’alterazione del metabolismo degli zuccheri.
Questi dati ci dicono che il diabete è sostanzialmente una malattia della terza età.
Le cause che favoriscono lo sviluppo del diabete nell’anziano sono legate all’invecchiamento dell’organismo con conseguente:
- diminuzione della secrezione di insulina;
- sviluppo di insulino-resistenza;
- sarcopenia dell’anziano, aumento della massa grassa a sfavore della massa magra;
- aumento di peso.
Negli anziani, inoltre, lo sviluppo di complicanze diabetiche è abbastanza frequente ed è giusto conoscerle per prendere maggiore coscienza dei rischi a cui si va incontro se non si affronta la malattia con terapie e precauzioni adeguate:
- complicanze acute:
- disturbi metabolici severi come la chetoacidosi (diabete tipo 1) e la sindrome iperosmolare non chetosica (diabete tipo 2);
- possibilità di un’eccessiva correzione della iperglicemia e conseguenti episodi di ipoglicemia che creano grave sofferenza delle funzioni cerebrali, accentuazioni dei deficit cognitivi e possibile insorgenza di ischemie cerebrali e/o coronariche;
- complicanze croniche:
- infezioni a livello cutaneo (piodermiti o micosi recidivanti);
- infezioni alle vie urinarie e all’apparato uro-genitale;
- retinopatia (occhi);
- nefropatia (reni);
- neuropatia diabetica (nervi), pericolosa per il rischio di sviluppare ulcere e come causa di ipotensione ortostatica (che provoca cadute e conseguenti disabilità);
- cardiopatia (cuore);
- vasculopatia (arterie);
- comorbidità: la compresenza di malattie e sindromi geriatriche come l’incontinenza urinaria e fecale, il decadimento cognitivo, la demenza, la depressione, le cadute traumatiche, il dolore cronico misto, la depressione, la farmacoresistenza o le reazioni avverse all’uso di molteplici farmaci;
- covid-19: non si hanno ancora dati scientifici certi sulle conseguenze della compresenza di diabete e covid-19, ma i riscontri raccolti finora sembrano confermare che in presenza di diabete il rischio di sviluppare sintomi gravi a seguito dell’infezione di Covid sia più alto.
Al fine di evitare le complicanze, la terapia antidiabetica nell’anziano si prefigge di raggiungere il miglior controllo metabolico possibile con una procedura graduale che cerca di evitare la terapia farmacologica programmando una dieta alimentare da seguire scrupolosamente ed esercizi fisici compatibili con le condizioni fisiche dell’anziano.
Solo in un secondo momento si ricorrerà alla terapia farmacologica, cominciando con le minori dosi efficaci per salire gradualmente secondo bisogno.
La terapia insulinica è l’ultimo ricorso e viene riservata ai pazienti che non hanno reagito positivamente agli ipoglicemizzanti orali, a quelli con numerose o gravi complicanze e agli anziani particolarmente fragili o debilitati da varie patologie.
Non va sottovalutata l’importanza di fornire adeguate informazioni sia all’anziano diabetico che alla sua famiglia (o caregiver) sul come gestire eventuali eventi ipo o iperglicemici.
Quando per una qualsiasi ragione la famiglia non è in grado di fornire il necessario supporto all’anziano diabetico è consigliabile assicurargli adeguata assistenza affidandosi, secondo esigenza, a infermieri e operatori sanitari qualificati.
Assistenza infermieristica all’anziano diabetico a casa e in ospedale
Gli anziani diabetici rientrano in due macro categorie:
- i diabetici divenuti anziani, che conoscono la malattia e sono abituati a gestirla;
- gli anziani divenuti diabetici, più difficili da assistere e da trattare terapeuticamente perchè generalmente più refrattari al cambio di abitudini alimentari e di vita che l’insorgenza della patologia comporta.
A questo aspetto si aggiunge il grado di autosufficienza fisica e mentale dell’anziano diabetico, che ovviamente incide sul tipo di assistenza necessaria.
In tutti i casi, nel trattamento del diabete senile il perno è rappresentato dall’educazione terapeutica, che favorisce l’autogestione della malattia e mira a prevenire le complicanze acute e croniche.
L’automonitoraggio glicemico, per esempio, va stabilito in relazione al grado di autosufficienza dell’anziano, includendo la sua capacità di eseguirlo e comprenderne i risultati.
Quando questo tipo di autonomia non è conseguibile sarà l’infermiere a incaricarsi del monitoraggio.
Le mansioni di un infermiere includono anche:
- il monitoraggio della terapia farmacologica;
- il controllo dell’adeguatezza della dieta alimentare;
- la misurazione dell’indice di massa corporea (BMI);
- il trattamento di patologie concomitanti;
- la prevenzione di episodi ipo o iperglicemici;
- ecc.
L’assistenza infermieristica dell’anziano diabetico può svolgersi in ospedale o in clinica privata come supporto alla famiglia in orari notturni o per coprire necessità specifiche durante il giorno e nei fine settimana.
Analogamente l’infermiere può prestare assistenza a domicilioassistenza a domicilio in funzione delle necessità familiari.
I costi orari dell’assistenza domiciliare all’anziano diabetico rispettano il tariffario del collegio IPASVI. Il prezzo totale dell’intervento viene fornito alla famiglia calcolando il numero di ore di servizio richieste.
Nei casi in cui non siano necessarie competenze infermieristiche, l’assistenza può essere prestata da operatori socio sanitari esperti nella cura di anziani diabetici.
Assistenza Famiglia opera a Torino da molti anni, tra i nostri assistiti abbiamo avuto molti anziani con diabete; i nostri operatori sono tutti vaccinati e lavorano con le precauzioni necessarie a minimizzare i rischi di infezione da Covid-19. D’altro canto, stare vicino agli anziani in un periodo di grande frustrazione e incertezza come questo, è un compito che Assistenza Famiglia assume con orgoglio, cosciente che sono proprio gli anziani a soffrire di più la pandemia.
Non esitate a contattarci in caso di bisogno.