Assistenza infermieristica a persone con malattie polmonari e patologie respiratorie
In Italia, le malattie polmonari e respiratorie rappresentano la terza causa di morte, dopo le patologie cardiovascolari e i tumori (che fra l’altro possono colpire anche i polmoni).
L’incidenza delle patologie respiratorie sulla popolazione continua a crescere a causa di fattori quali l’inquinamento e l’invecchiamento della popolazione. Il fumo costituisce un altro fattore di rischio molto rilevante.
Ma quali sono le malattie polmonari più diffuse?
Asma
È una sindrome causata dall’infiammazione delle vie respiratorie a seguito di allergie o infezioni. I sintomi dell’asma includono respiro sibilante, tosse, senso di oppressione al torace, difficoltà respiratorie. La sua insorgenza si verifica di solito durante l’infanzia e progredisce in età adulta. Non sono rari i casi in cui sopravvenga in età avanzata.
Bronco Pneumopatia Cronica Ostruttiva (BPCO)
La patologia polmonare ostruttiva cronica comprende diverse malattie che provocano importanti difficoltà respiratorie. L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ritiene che sia la terza causa di morte e la quinta causa di invalidità a livello mondiale.
Non è sempre facile da identificare perché i sintomi si confondono con il graduale processo di invecchiamento e di deterioramento fisico. Il fumo è un fattore di rischio molto importante per lo sviluppo di questa malattia.
Insufficienza Respiratoria
È una condizione che si verifica quando l’apparato respiratorio non riesce ad assicurare un corretto scambio gassoso fra l’ossigeno inspirato e l’anidride carbonica espirata. Carenza di ossigeno ed eccesso di anidride carbonica danneggiano gli organi. La causa più comune dell’insufficienza respiratoria è il perdurare della Bronco Pneumopatia Cronica Ostruttiva.
Tosse ed affanno (anche grave) sono i sintomi tipici di questa patologia, che si cura con l’ossigenoterapia, ossia la somministrazione di una quantità supplementare di ossigeno mediante cannule nasali o maschere facciali in modo da riportare la quantità di O2 nel sangue arterioso a valori corretti.
Bronchite Cronica
È uno stato infiammatorio della parete dei bronchi che persiste per diversi mesi e può ripresentarsi per due o tre anni consecutivi, con un’incidenza di circa il 3% sulla popolazione.
L’infiammazione cronica, provocata da un’infezione virale o batterica, determina un’ipersecrezione di muco con ristagno nel lume bronchiale e conseguente ostruzione delle vie respiratorie.
Se non riconosciuta e curata la bronchite può portare a complicazioni respiratorie ed evolvere in BPCO.
Polmonite
La polmonite è un’infiammazione, di solito acuta, degli alveoli polmonari. L’infezione può essere causata da batteri, virus e altri microrganismi patogeni.
I sintomi variano da lievi a gravi e includono febbre, tosse, dolore toracico, difficoltà respiratorie e brividi tremanti.
La polmonite colpisce soprattutto le persone con difese immunitarie deboli, come i bambini o gli anziani, sono questi i soggetti più a rischio.
Enfisema
È una grave patologia respiratoria caratterizzata dalla progressiva distruzione degli alveoli polmonari. Il fumo ne è la causa più frequente.
Per l’enfisema, che progredisce lentamente nel tempo, non esiste una cura definitiva; smettere di fumare, tuttavia, aiuta a rallentarne l’evoluzione.
Tumore ai polmoni
Il carcinoma polmonare si sviluppa a partire dalle cellule che costituiscono bronchi, bronchioli e alveoli, arrivando a ostruire il flusso dell’aria o a provocare emorragie polmonari o bronchiali.
La malattia si manifesta in diverse forme e può diventare la sede di metastasi che si diffondono ad altri organi. Il cancro ai polmoni colpisce soprattutto anziani e persone oltre i 60 anni di età; è difficile da individuare per tempo perchè nelle sue fasi iniziali risulta asintomatico.
Il fumo di sigaretta è una delle cause principali della malattia.
Fibrosi Cistica Polmonare
Si presenta di solito in età adulta, con dispnea che tende ad aggravarsi nel tempo, fino all’insufficienza respiratoria. Colpisce più spesso gli uomini.
La fibrosi cistica è una malattia genetica ereditaria causata da un gene difettoso. Provoca la formazione di muco denso e appiccicoso nei polmoni e nel sistema digerente, che si deposita ostruendo qualsiasi dotto, in particolare nelle vie respiratorie, ma anche nei condotti tra pancreas e intestino.
Questa situazione favorisce le infezioni polmonari, problemi intestinali e di digestione.
Affanno, tosse persistente, diarrea cronica e sudore salato sono i sintomi principale di questa patologia.
Versamento pleurico
È l’accumulo patologico di liquido nell’area compresa tra i due strati della sottile membrana che ricopre i polmoni (la cavità pleurica). Il fluido può accumularsi a causa di tumore o embolia polmonare, polmonite o scompenso cardiaco.
Il versamento pleurico può essere curato rimuovendo la causa sottostante e con la gestione medico-chirurgica del versamento stesso. In mancanza d’interventi il quadro sintomatologico può complicarsi fino a produrre danni polmonari permanenti.
Sindrome da apnee ostruttive del sonno
È una condizione causata dell’ostruzione parziale o totale delle vie aeree superiori che provoca pause nella respirazione durante il sonno. L’apnea ostruttiva colpisce soprattutto adulti obesi con ispessimento dei tessuti attorno alle vie aeree dovuto all’accumulo di grasso.
Questa sintesi sommaria delle malattie polmonari ci dà un’idea della varietà di problemi respiratori e oncologici che molte persone, specialmente in età avanzata, devono affrontare quotidianamente.
Nei casi in cui la malattia polmonare si presenti in forma acuta e grave, o raggiunga uno stadio avanzato di compromissione della salute, il ricovero in ospedale può essere inevitabile.
Per quanto monitorati all’interno di strutture ospedaliere i pazienti affetti da patologie polmonari, anche di carattere oncologico, possono beneficiare di un’assistenza infermieristica personalizzata rivolgendosi a delle agenzie specializzate.
Quando i pazienti vengono dimessi e tornano a casa la stessa assistenza dedicata e solerte diventa anche più necessaria per tutto il periodo di convalescenza.
Nei casi in cui il paziente sia molto anziano, non autosufficiente o un malato terminale, la presenza di un’infermiere o un operatore sanitario qualificato, a seconda delle esigenze, diventa estremamente importante per tenere costantemente sotto controllo le condizioni del malato e sostenere una più alta qualità di vita.
L’assistenza di un infermiere privato a domicilio, in ospedale o in hospice
L’infermiere privato che assiste i malati affetti da patologie polmonari può ritrovarsi a lavorare in diversi contesti: in ospedali e cliniche private, in hospice e a domicilio.
INFERMIERE IN OSPEDALE
In ambito ospedaliero l’infermiere privato è chiamato a coadiuvare il lavoro degli infermieri ospedalieri occupandosi di monitorare e assistere il paziente allettato, specialmente in orario notturno, cercando di integrare le conoscenze scientifiche e pratiche, con quelle umane ed empatiche.
I malati oncologici, per esempio, che affrontano la radio o la chemioterapia con grande tensione emotiva richiedono un grande impegno e coinvolgimento emozionale anche da parte dell’infermiere, che deve conoscere e saper gestire l’impatto delle terapie e della malattia sia a livello fisico che psicologico.
L’infermiere notturno che assiste i degenti durante la notte deve acquisire tutte le informazioni relative alle condizioni del malato, al programma terapeutico e al regime alimentare previsto.
La sua formazione gli permette di non farsi spiazzare dagli effetti collaterali della terapia e conoscere i comportamenti da adottare per ridurne l’impatto.
INFERMIERE IN HOSPICE
Quando un malato viene dichiarato inguaribile dopo che le cure si sono dimostrate inefficaci e i medici rinunciano all’accanimento terapeutico, non rimane che prestare cure palliative, finalizzate a migliorare il più possibile la qualità dell’ultima fase della vita del malato.
Le cure palliative possono essere erogate a casa o in hospice. Sia i malati che i medici e i responsabili sanitari prediligono le cure domiciliari per l’impatto positivo che hanno sia a livello fisico che psicologico.
Quando però questa soluzione non è percorribile il sistema sanitario nazionale mette a disposizione una struttura residenziale per garantire l’assistenza e l’accompagnamento necessari.
L’infermiere in hospice si occupa di aiutare il malato terminale in tutte le sue esigenze quotidiane, alleviandone le pene e sostituendo i familiari negli orari in cui non riescono a essere presenti.
INFERMIERE A DOMICILIO
Analogamente, l’infermiere notturno o diurno chiamato a prestare assistenza domiciliare a un malato terminale o affetto da una malattia polmonare, conosce bene qual è l’impatto di ogni patologia sulla condizione fisica e mentale del malato e sa quali sono le ricadute psicologiche per lui e la sua famiglia.
L’infermiere domiciliare non si occupa solo di monitorare e fornire assistenza professionale in tutte le fasi della malattia, ma consiglia, ascolta, condivide gioie e paure, supporta le decisioni, diventando un punto di riferimento per il malato e la sua famiglia.
Le mansioni e i compiti dell’assistenza infermieristica domiciliare ai malati polmonari includono attività quali:
- somministrazione di terapie;
- monitoraggio del paziente/convalescente;
- assistenza notturna;
- supervisione sulla dieta del malato;
- comunicazioni con medici e operatori sanitari;
- aiuta il malato e i familiari a comprendere le implicazioni della mallattia;
- opera iniezioni e prelievi di sangue;
- si occupa dell’ossigenoterapia;
- presta cure igieniche al malato;
- ecc.
Conclusioni
L’infermiere non è l’unica figura professionale che può assistere anziani e malati affetti da patologie polmonari, ma è senza dubbio la figura più qualificata e rassicurante per tutte le persone in gravi o delicate condizioni di salute, cosí come per i malati oncologici, quelli terminali e gli anziani non autosufficienti.
In molti casi è un sollievo per la famiglia potersi affidare a una persona qualificata, in grado di offrire competenza, sensibilità e polso fermo in egual misura.
La presenza di una persona competente e compassionevole è ancora più importante quando a soffrire di patologie polmonari sono gli anziani soli, perchè la solitudine e la tristezza impattano negativamente sul benessere psico-fisico e sui tempi di recupero.
In una fase storica come questa, sferzati dalla pandemia di Covid-19, gli anziani sono certamente la categoria che sta patendo di più, non solo come soggetti più a rischio, ma anche come principali vittime delle restrizioni sociali che limitano o impediscono del tutto il contatto umano.
Per gli anziani malati o non autosufficienti, ancora più che per i malati di altre fasce d’età, poter contare sull’assistenza domiciliare è semplicemente vitale.
Assistenza Famiglia di Torino, cosciente di assolvere questo ruolo all’interno della comunità, si sforza di garantire massima flessibilità d’orario e totale rispetto delle norme igienico-sanitarie al fine di preservare la salute degli assistiti.
I nostri infermieri sono tutti vaccinati e seguono le indicazioni delle autorità sanitarie in materia di contenimento dei rischi di infezione e contagio.