Alzheimer: trovato legame con OMEGA 3 e 6
Una cattiva regolazione sembrerebbe in relazione con la malattia
Una cattiva regolazione di acidi grassi insaturi OMEGA3 e OMEGA6, noti per le capacità di “abbattere” il colesterolo cattivo, è associata all’avanzamento dell’Alzheimer. A dimostrarlo, uno studio pubblicato sulla rivista PLoS Medicine.
I ricercatori dell’Institute of Pharmaceutical Science, King’s College London e del National Institute on Aging degli Stati Uniti hanno eseguito test su campioni di tessuto celebrale di oltre 43 persone (tra i 57 e i 95 anni). Hanno confrontato la concetrazione di 100 metaboliti di acidi grassi diversi in 3 categorie: persone sane, persone con alti livelli di Tau e Amiloide (senza problemi di memoria) e persone con l’Alzheimer.
In particolare hanno analizzati i livelli di metaboliti nel giro frontale medio e giro temporale inferiore (regioni associate all’alzheimer).
Alcuni livelli di acidi grassi insaturi (in particolare acido docosaesaenoico, linoleico, arachidonico, eicosapentaenoico e oleico) sono stati molto alterati nel cervello dei pazienti affetti da Alzheimer rispetto ai pazienti sani. Si ritiene che il motivo principale per l’avanzamento del morbo sia lo sviluppo esponenziale delle proteine Tau e Betaamiloidi
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